Relax - Le classifiche

Ottobre/Novembre sono mesi difficili. Un’ansia misteriosa coinvolge un nutrito numero di giocatori sardi. Colpisce prevalentemente gli uomini, le donne sembrano avere un vaccino per questo particolare morbo autunnale. I sintomi sono strani, si inizia a parlare di numeri, algoritmi, addizioni e sottrazioni…non si discute sui tassi d’interesse o aliquote varie; si parla solo ed unicamente di punti e classifiche!

Non colpisce tutti allo stesso modo e non fa distinzione di valore, età o titolo di studio. E’ praticamente impossibile non esserne contagiato. E’ possibile però catalogare le varie forme di malattia, e dopo un attento studio medico, il risultato è il seguente:

Il confrontista: lui non guarda le classifiche. A lui non interessa avere 10, 100 o 1000 punti. Lui deve essere 1 punto sopra il suo amico/nemico. Essere 2.1 o 4.2 non fa differenza, l’importante è poter scrivere su whatsapp “ho 4,5 punti più di te!”. La sua stagione parte solitamente bene, accumulando un discreto vantaggio; tronfio di questo, si dimentica di continuare a vincere partite, vedendo man mano il nemico avvicinarsi. Il finale è da film dell’orrore: il nostro eroe non può partecipare all’ultimo torneo a causa del battesimo di un lontano parente islandese…subendo la beffa del sorpasso finale.

L’unica speranza resta un errore della FIT nell’assegnazione punti.

L’indifferente: lui è figo. Non guarda le classifiche, il vero valore del giocatore si misura in campo, non con dei numeretti. Quando sente parlare di punti et similia diventa improvvisamente simpatico con battutone del tipo “E quei punti a cosa ti servono, a prendere il set di pentole al Conad?”. Solitamente si tratta di qualche big che incappa nella stagione no, destinato quindi ad una mesta discesa di categoria.

L’unica speranza resta un enorme errore FIT nell’assegnazione punti.

Il calcolatore: lui non lo freghi. Ha il suo file excel con i fattori di calcolo ben in evidenza. Non gli sfugge mai nulla, è capace di prevedere ogni singolo errore prima che venga pubblicato l’aggiornamento delle classifiche. E’ destinato alla pazzia con un’unica frase: “non sappiamo quanti punti assegnare, la FIT non ha comunicato precisamente i parametri, dobbiamo aspettare novembre”. Qui parte di testa: mesi di calcoli, di tabelle, di conti per capire se con 237,345 punti si diventa 4.2, buttati al cesso. A novembre cammina in riva al mare ciondolante guardando l’orizzonte.

L’unica speranza resta…non c’è speranza.

L’impaurito: lui non deve salire di categoria. No, no e poi no!!! In quarta si sta bene, posso fare tutti i tornei e faccio gli a+b con quelli forti! Conosce perfettamente la soglia necessaria per cambiare categoria e si organizza la stagione per non fare punti più del necessario. Solitamente gioca nei primi 3 mesi dell’anno, per poi stare 9 mesi fermo. Per sicurezza non partecipa nemmeno ai tornei di briscola, pinella e sumo, non sia mai che ci siano punti qua e là. A fine stagione vive con terrore la frase “Lo sai che quel torneo dove sei arrivato in semi, vale doppio?”

L’unica speranza resta un errore della FIT nell’assegnazione punti.

L’ansioso: lui sta male. “hai aggiornato le classifiche?” “tra quanto aggiorni le classifiche” “non aggiorni le classifiche da 14 ore, quando lo fai?”…e tu, per non sentire più il telefono squillare lo accontenti…illuso…”ho visto che hai aggiornato le classifiche, ma hai messo tutti i tornei?” “non voglio disturbarti, ma hai scritto che le classifiche sono aggiornate al 1° agosto…il primo agosto è incluso o escluso?”. L’ansioso deve morire.

L’unica speranza è che la FIT non squalifichi per omicidio.

Caro amico che stai leggendo, non dire che non te n’è mai fregato nulla delle classifiche. Lo so io e lo sai tu; è il nostro segreto. Ha colpito, colpisce e colpirà sempre tutti: fa parte del vero beach tennista. Corro ad aggiornare le classifiche di Novembre, devo vedere quanti punti ho!

p.s.

Tutto quello raccontato non è basato su fatti o persone reali…sono solo elucubrazioni del sottoscritto.

p.p.s.

Il p.s. è falso

p.p.p.s.

Ansioso ti sto aspettando 

D.F.